venerdì 14 marzo 2014

Disfunzione erettile? Nuova cura da un'alga

Dalle alghe un nuovo rimedio contro l'impotenza


Alcune disfunzioni erettili potrebbero essere curate con un'alga, l' ecklonia bicyclis. Lo afferma uno studio pubblicato sul Journal of sexual medicine dell'università Federico II di Napoli. Un rimedio naturale, completamente privo di farmaci.
L'alga è stata somministrata con tribulus terrestris e glucosamina, altre sostanze presenti in natura, in un’unica soluzione denominata tradamixina, e ha migliorato di circa l’86% la funzione erettile dei pazienti affetti da tale disagio e coinvolti nei test.
Questo mix, inoltre, avrebbe dimostrato anche altri effetti benefici:  infatti protegge e rinforza tutto l’apparato uro-genitale maschile, andando ad agire sui livelli di testosterone e migliorando il benessere totale della coppia.


La ricerca

Il professor Fabrizio Iacono, a capo del team che ha condotto la ricerca

I risultati, frutto del lavoro della brillante equipe di ricerca guidata dal professore Fabrizio Iacono, urologo dell’Università Federico II, sono stati presentati a fine febbraio al Congresso annuale della European Society for sexual medicine, tenutosi in Turchia.
Ben 150 pazienti con problemi di disfunzione erettile di varia entità, lieve, moderata e severa, e comprovata da Test di autovalutazione IIEF (Internazional Index of Erectil Function) sono stati sottoposti allo studio. L'età media del campione era di 52 anni.
I soggetti sono stati divisi in 5 gruppi e trattati per 60 giorni con i tre principi attivi individuati dagli esperti.
«Il Gruppo A - ha spiegato il professore Fabrizio Iacono - è stato sottoposto alla somministrazione di alga ecklonia bicyclis, tribulus terrestris e glucosamina in un’unica soluzione. Il Gruppo B ha ricevuto placebo, il Gruppo C solo il Tribulus terrestris, il Gruppo D l’alga ecklonia bicyclis mentre il Gruppo E la Glucosamina. I risultati mostrano che i pazienti del Gruppo A, trattati con i tre elementi combinati, hanno avuto un miglioramento della funzione erettile di circa l’86%. Infatti nella scala di autovalutazione del test IIEF sono passati da un punteggio medio di 15.5 punti a 28.75».

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