martedì 25 marzo 2014

Viagra e farmaci per la disfunzione erettile, uso e abuso




Il Viagra e i farmaci contro la disfunzione erettile possono essere un valido aiuto nella soluzione dei problemi di erezione. Non sempre però questi farmaci sono utilizzati in maniera intelligente e nel corretto modo, ovvero sotto prescrizione e sottoponendosi ad un accurato controllo medico.

Allarme "Sextasy"


Sin dal lancio del farmaco, infatti, si è sviluppato un suo uso "ricreativo", e sempre più giovani perfettamente sani, di 20 o 30 anni, abusano di medicinali per la cura dell’impotenza sessuale, assumendoli in concomitanza con droghe come l’ecstasy, in grado di amplificarne l’effetto e la sensazione di euforia.
Il fenomeno si chiama "sextasy" e preoccupa sempre più gli esperti, come denunciato recentemente dagli scienziati della New South Wales University di Sidney. Questo mix farmaceutico è infatti pericolosissimo: mischiare le due sostanze causa la cosiddetta "sindrome da serotonina", ovvero una presenza eccessiva di questo "ormone del benessere" nell'organismo, che  può portare confusione, disorientamento, allucinazioni e tremori. O ancora, in alcuni casi, può causare conseguenze ben più nefaste, come irregolarità del battito cardiaco e persino coma.

Il commercio illegale di Viagra


La diffusione del farmaco tra giovani e adolescenti, che nella stragrande maggioranza dei casi non presentano problemi di erezione, ha un ulteriore risvolto negativo, ovvero quello di alimentare una filiera di approvvigionamento illegale o para-illegale, attraverso l'utilizzo di ricette false o l'incontrollato commercio via internet. In questo secondo caso il rischio è ancora maggiore: nella migliore delle ipotesi si acquista un farmaco inefficace, nella peggiore una vera e propria schifezza, magari dannosa per l'organismo. In entrambi i casi si tratta di pillole di cui si ignora il contenuto reale e la provenienza.

La dipendenza psicologica


Un altro grave rischio legato all'assunzione di farmaci contro le disfunzioni erettili senza il controllo del medico e che i soggetti interessati diventino dipendenti sul piano psi­co­logico da tali sostanze.
Se una persona infatti decide autonomamente di prendere tali medicine, assumendosi la responsabilità della scelta, innesca un meccanismo perverso che lo porterà a credere di aver sempre bisogno di un aiuto chimico per fare sesso. Rischio infinitamente minore quando l'onere di questa scelta ricade sulla figura esperta del medico. La dipendenza psicologica è ancora più pericolosa nei giovani, che approcciano il farmaco per insicurezza e paura di non essere all'altezza. Sentimenti che, più che con una pillola, si curano con il parere di un buon sessuologo.

Conseguenze estreme: l'amputazione del pene


Ci sono poi i casi limite, che si verificano in caso di assunzione di dosaggi eccessivi del farmaco, come quello del 66enne colombiano di Gigante, che ha subito l’amputazione del pene dopo che i medici hanno constato un’overdose dovuta all’assunzione della pillola blu.
L'uomo, un ex agricoltore e politico locale, ha avuto un’erezione durata diversi giorni, che lo ha convinto a rivolgersi al medico. Immediatamente ricoverato all'ospedale di Nevia, gli è stata riscontrata una evidente cancrena ai genitali, oltre all’infiammazione e alla frattura del pene.
Per fermare al più presto la pericolosissima necrosi ed evitare che si diffondesse al resto del corpo, ai medici non è rimasto altro da fare che amputare l’organo sessuale dell'uomo.
Il paziente ha poi confessato di aver assunto deliberatamente troppi farmaci per fare colpo sulla fidanzata. Un grosso azzardo che non gli è costato la vita ma ha compromesso per sempre la sua sfera sessuale.





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