sabato 19 aprile 2014

Disfunzione erettile, parla lei: la storia di Elena

"Sono sposata con Paolo da 35 anni . Un anno fa , Paolo ha avuto un intervento chirurgico per un triplo by-pass . Da quel momento i nostri rapporti sessuali sono diminuiti, in silenzio, mentre entrambi fingevamo che il problema non esistesse, ed è tuttora così. Giusto poche sere fa, per esempio, Paolo ed io eravamo finalmente soli dopo una settimana intensa. La serata era perfetta: senza telefono che suona, senza distrazioni, senza interruzioni; aspettavo con ansia un momento speciale come questo per stare insieme e condividere un po' di intimità. Tuttavia, nonostante le mie carezze e le coccole, Paolo non ha risposto ai miei stimoli. Quanto più ho provato, tanto più il tutto è diventato ansiogeno e negativo per entrambi. Paolo era imbarazzato e si è scusato. Poi, sommessamente, mi ha sussurrato: "Scusami, ultimamente non sono lo stesso di sempre". Mi sentivo delusa, frustrata, e francamente un po' arrabbiata. Non era la prima volta che accadeva qualcosa del genere. A volte, nel bel mezzo del rapporto sessuale, Paolo perde l'erezione e dobbiamo smettere. Ogni volta cerco di essere di supporto, dicendo che non importa, di non preoccuparsi, che è bello anche stare assieme. Ma non è così, lo so, e lo sa anche lui.
Il medico ha detto più volte a Paolo che anche nelle sue condizioni può avere rapporti sessuali. Ma lui dice che ha paura. Forse è vero, forse no. Del resto ho 57 anni e di sicuro non sono più bella come una volta. Ogni giorno vedo una nuova ruga, sono ingrassata e il mio corpo sta perdendo la battaglia contro la forza di gravità. Forse sono io che non sono più attraente, forse dovrei lasciar perdere e concentrarmi su qualcos'altro. Ma, anche se ci provo, questo senso di inquietudine e infelicità non se ne va".

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